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10 trend per il 2025 nel mondo HR&Recruiting

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HR&Recruiting trend per il 2025

Il mondo del lavoro è in costante mutamento e, la funzione aziendale che si fa portavoce del miglioramento continuo sono le Risorse Umane.
Mai come negli ultimi anni l’attività HR ha acquisito importanza, plasmando le aziende e le loro azioni a favore di una costante crescita. Ma quali saranno gli HR&Recruiting trend per il 2025?

Restare al passo con i tempi: la chiave del successo nel 2025

Tecnologie, persone e ambiente: temi cruciali dei Trend HR 2025

Tecnologie sempre più performanti, nuove esigenze dei lavoratori e uno sguardo al futuro sono i punti cardine che devono guidare gli esperti delle Risorse Umane nell’implementazione di strategie in grado di rendere l’azienda attraente per i candidati e un luogo di lavoro apprezzato dai dipendenti.
A partire dai processi di recruiting, è fondamentale curare nei minimi dettagli il contatto con i candidati, mantenendo una buona reputazione aziendale e promuovendo una crescita continua per i propri dipendenti.
La nostra esperienza nel mondo del lavoro ci ha permesso di studiare e analizzare il mercato, vagliando ipotesi sul prossimo futuro e stilando una lista dei 10 trend per il 2025 nel mondo HR&Recruiting.

I 10 trend HR&Recruiting 2025

Miglioramento continuo: aspetto imprescindibile per le aziende che vogliono mantenere il loro successo

I 10 punti elencati di seguito sono stati pensati sotto forma di percorso da seguire per migliorare le strategie aziendali.

  1. Processi all’avanguardia: le nuove tecnologie da implementare
    Non si parla d’altro che di intelligenza artificiale: da chi la utilizza quotidianamente a chi la demonizza, le opinioni a riguardo sono molto contrastanti. È però indubbio come l’adozione di software automatizzati in fase di ricerca e selezione del personale possa ottimizzare e velocizzare una gran mole di attività. Non solo, nonostante il tocco umano ed empatico sia fondamentale in fase di colloqui, è indubbio che tool potenziati dall’AI possano ovviare a pregiudizi inconsci di cui nessuno è immune.
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  2. Recruitment Marketing: l’importanza di “sponsorizzare l’azienda”
    È fondamentale che gli addetti alle Risorse Umane promuovano la propria azienda attraverso strategie di Employer Brand sfruttando il cosiddetto Recruitment Marketing e incoraggiando anche i dipendenti in forze a creare awareness sull’impresa con contenuti ad hoc. Veicolare informazioni sul luogo del lavoro permette infatti ai candidati di possedere tutti i tasselli necessari alla compilazione di una candidatura in occasione di posizioni aperte.
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  3. Employer Branding: mostrarsi migliori ed essere migliori
    Per comunicare correttamente la mission e la vision aziendali è importante possedere una buona reputazione come datore di lavoro. Raccontare la propria impresa con trasparenza e chiarezza rafforza la Brand Identity e stimola l’Employee Advocacy e l’Employee Retention. Essere coerenti con ciò che si racconta e le reali dinamiche aziendali è però indispensabile!
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  4. La rivoluzione culturale in corso: il lavoro da remoto
    Non può mancare un focus sullo smartworking: richiesto a gran voce da un sempre maggior numero di lavoratori, il lavoro da remoto permette un migliore bilanciamento tra vita privata e professionale, consentendo anche una maggiore produttività. In Italia però le aziende non sembrano essere così favorevoli: nel 2023, infatti, solo il 14.9% degli occupati ha lavorato in smartworking.
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  5. Candidate Experience: il candidato al primo posto
    La percezione che i candidati hanno dell’azienda è uno degli aspetti da curare maggiormente in fase di ricerca di personale. È proprio questo l’aspetto che determinerà la volontà di candidarsi e di intraprendere un percorso di crescita professionale all’interno dell’azienda. In fase di colloquio, i recruiter devono presentarsi sempre preparati e pronti a stabilire una comunicazione trasparente.
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  6. Onboarding: non ti dimenticare di me
    Una volta che il processo di selezione è giunto al termine e la persona cercata è entrata a far parte del team, bisogna ricordare l’importanza di un inserimento efficace e confortevole. Il processo di Onboarding prevede infatti formazione, affiancamento e strumenti che permettono al neoassunto di entrare a contatto con colleghi, conoscere le dinamiche interne e acquisire le competenze e le informazioni per svolgere il ruolo per il quale è stato assunto.
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  7. Ma quanto sono importanti le competenze?
    Un tema sempre ricorrente riguarda le competenze; David McClelland, psicologo statunitense, rese popolare il termine “competenze lavorative”, sostenendo che il successo si possa ottenere solo grazie alla combinazione di competenze, conoscenze, abilità e caratteristiche personali. Oggi, è possibile analizzare e valutare i profili grazie a un modello di competenze specifico e dettagliato.
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  8. E come si attrare la Gen Z?
    La Generazione Z si è affacciata nel mondo del lavoro in un periodo di grande incertezza, scontrandosi con un mercato economicamente incerto e instabile. I giovani nati tra il 1997 e il 2010 non si arrendono però facilmente; non hanno intenzione di accontentarsi di un semplice lavoro ma sono decisi a trovare opportunità professionali che permettano loro di fare la differenza all’interno della società. Perché scelgono determinate aziende rispetto ad altre? Sostenibilità, inclusione e apertura al cambiamento sono i valori aziendali a cui non vogliono rinunciare.
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  9. Diversità e inclusione come spinta verso il miglioramento
    La società sta cambiando e con essa le aspettative che i lavoratori ripongono nelle imprese. Farsi portavoce di valori quali la tutela dell’unicità e dell’eterogeneità è ormai indispensabile; ambienti di lavoro attenti a questi aspetti registrano maggiore produttività, collaborazione e creatività. Utilizzare un linguaggio inclusivo e politiche di inclusività sono i punti di partenza.
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  10.    Stategie ESG: i parametri che non puoi ignorare
    Ambiente, sostenibilità e responsabilità delle aziende sono aspetti che non si possono più ignorare. Contrastare il cambiamento climatico e ridurre le emissioni sono i pilatri di numerose strategie aziendali e permettono alle imprese di crescere mantenendo un approccio etico e promuovendo un continuo miglioramento.
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Essere pronti al cambiamento, dimostrarsi malleabili e inclini a modificare le proprie strategie può fare la differenza nella visione che la società ha dell’impresa.
Non può esserci miglioramento senza cambiamento: scarica il nostro report JOtrend 2025 per approfondire i 10 punti sopra elencati!

 

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