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Cosa sono le competenze professionali e come svilupparle

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Competenze professionali

Le competenze professionali sono fondamentali per arricchire il proprio curriculum; sono trasferibili, ampliabili nel tempo e fanno parte del bagaglio che il singolo porta con sé nel corso della propria carriera. Si può dire che siano il passaporto verso il successo professionale e il punto chiave che permette di farsi notare dai recruiter quando ci si candida per una nuova posizione lavorativa

Ma cosa sono le competenze professionali?

L’importanza di possedere le competenze professionali e farlo sapere ai recruiter

Le competenze professionali sono le abilità necessarie per svolgere la propria attività lavorativa ed è possibile suddividerle in tre categorie ben distinte:

    • Competenze lavorative: necessarie per svolgere correttamente la propria professione, possono ampliarsi nel corso della carriera professionale ma sono principalmente caratterizzate dalla personalità e dal carattere del singolo.
    • Competenze tecniche: specifiche del proprio ruolo, acquisibili e migliorabili nel tempo grazie allo studio, all’esperienza e all’utilizzo di tools specifici.
    • Competenze trasferibili: tutte quelle competenze che possono essere utili per svolgere diverse professioni e sono dunque trasferibili da un lavoro all’altro.

Tutte queste abilità vengono acquisite dal soggetto in un determinato ambito lavorativo e condizionano positivamente il suo modo di lavorare.

Quali sono le competenze professionali più ricercate?

Alcune tips per sviluppare al meglio le proprie competenze professionali

Ecco le 6 competenze professionali più richieste e alcuni consigli per svilupparle e utilizzarle al meglio:

    1. Consapevolezza di sé

      Questa competenza rappresenta la capacità di comprendere sé stessi identificando le proprie emozioni, peculiarità, desideri e bisogni. Si sviluppa prendendo dei momenti per riflettere, analizzando con distacco ciò che si prova, ascoltando il proprio “io” interiore e affrontando le paure cercando di trasformarle in opportunità di crescita.

    2. Gestione del tempo

      È l’abilità di pianificare le attività e di monitorarne le tempistiche, in modo da poter aumentare l’efficacia e la produttività. Per acquisire al meglio questa skill è fondamentale avere chiari i compiti da svolgere e gli obiettivi da raggiungere. Le liste contenenti le attività da portare a termine arricchite da priorità e scadenze sono un perfetto punto di partenza. Suddividere le azioni in piccoli traguardi può aiutare ad avere una visione chiara di ciò che si sta facendo. Monitorare e verificare che le attività siano state correttamente portate a termine è fondamentale per organizzare al meglio il proprio carico di lavoro.

    3. Negoziazione

      È un processo decisionale interpersonale che prevede un accordo tra le parti in gioco che hanno interessi comuni o contrapposti. Farsi trovare preparati è fondamentale; studiare la situazione a tavolino, ascoltare ed essere assertivi sono le caratteristiche principali da possedere per ottenere ciò che si vuole. Tutti però devono avere la possibilità di esprimersi, comprendendo ciò che le singole parti desiderano e accentuando i punti di incontro senza far leva su ciò che crea divergenza tra i gruppi.

    4. Comunicazione non verbale

      È la capacità di trasmettere informazioni tramite il linguaggio del corpo, con i gesti, le espressioni facciali e la postura corporale. Per padroneggiare questa competenza è importante indagare la percezione degli altri informandosi sulla propria comunicazione non verbale accertandosi che vada nella stessa direzione delle parole espresse. La mimica facciale deve essere attentamente curata, il contatto visivo deve essere mantenuto accompagnato da frequenti sorrisi e atteggiamenti rassicuranti. Pose che denotano chiusura (braccia conserte), insicurezza (appoggiarsi al muro o alla porta) o eccessiva confidenza (mani in tasca) sono da evitare!

    5. Abilità di ricerca

      È l’abilità di identificare, valutare, organizzare e utilizzare le informazioni a propria disposizione. Mettere a fuoco le informazioni di cui si necessita, analizzare l’obiettivo da raggiungere e selezionare le fonti in grado di fornire dati adeguati. Solo attraverso l’affinamento del proprio pensiero critico sarà possibile capire e selezionare le fonti più attendibili e non soggette a manipolazioni.

    6. Multitasking

      Questa skill è la capacità di fare più cose contemporaneamente, di passare rapidamente da un progetto all’altro e da un ruolo a un altro. Per padroneggiare questa competenza è necessario ottimizzare il proprio tempo, raggruppando i compiti simili per diminuire i tempi di reazione e portare a termine più scadenze. Organizzare il flusso del lavoro mappando le attività, creando una to do list e lavorando per priorità, è un indispensabile punto di partenza a cui aggiungere l’allenamento della concentrazione evitando distrazioni e focalizzandosi sulle attività da portare a termine. È però importante ricordare di prendersi delle pause a intervalli regolari.

Alcuni consigli per farsi notare

Tips per un curriculum che non può passare inosservato

Possedere queste competenze è fondamentale per compiere correttamente il proprio lavoro e interfacciarsi in maniera costruttiva con i propri colleghi e collaboratori. Ma possederle non è sempre sufficiente: è necessario infatti anche metterle per iscritto sul curriculum quando si è alla ricerca di una nuova professione. Solo in questo modo sarà possibile attirare l’attenzione dei recruiter ed evitare di essere scartati da sistemi di scannerizzazione. Sempre più aziende infatti utilizzano gli ATS (Applicant Tracking System), sistemi che tracciano i candidati attraverso la scannerizzazione dei curriculum aiutando i recruiter quando il numero dei candidati è elevato e non è possibile vagliare personalmente le singole applications. In media, infatti, le aziende di grandi dimensioni ricevono oltre 250 candidature a ogni singolo annuncio.

Le competenze professionali richieste negli annunci devono così essere riportate nel curriculum per evitare di essere scartati ancor prima che il recruiter abbia avuto la possibilità di leggerlo. Una buona leggibilità e fruibilità del documento anche da parte delle persone – e non solo di software specifici – resta un aspetto fondamentale da tenere ben presente nella stesura del proprio curriculum.

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